Pompe di calore nel 2025: incentivi fiscali, requisiti tecnici e come ottenere l’Ecobonus al 65% senza perdere l’opportunità .
Le pompe di calore continuano a guadagnare popolarità grazie alla loro efficienza energetica e alla capacità di riscaldare, raffrescare e produrre acqua calda sanitaria. Nel 2025, installare questi sistemi sarà ancora più vantaggioso grazie all’Ecobonus al 65%, che offre un’importante detrazione fiscale per chi intraprende interventi di riqualificazione energetica. Tuttavia, l’accesso al bonus richiede il rispetto di rigorosi criteri tecnici e procedurali. Senza un’adeguata preparazione, il rischio di perdere il beneficio è reale.
Requisiti essenziali per accedere all’Ecobonus al 65% nel 2025
Per usufruire dell’Ecobonus, la pompa di calore deve sostituire un impianto di climatizzazione invernale esistente. Le nuove installazioni in edifici privi di riscaldamento non sono ammissibili. L’efficienza energetica del dispositivo è fondamentale e deve essere attestata da certificazioni tecniche o asseverazioni di professionisti qualificati. Le prestazioni minime richieste variano in base alla tipologia e alla potenza dell’impianto, come stabilito dal decreto 6 agosto 2020. Inoltre, il pagamento deve essere effettuato tramite bonifico parlante per garantire la tracciabilità , mentre la documentazione dell’intervento deve essere inviata all’ENEA entro 90 giorni.

Spese ammissibili e limiti dell’Ecobonus per le pompe di calore
L’Ecobonus consente di detrarre il 65% delle spese sostenute, fino a un massimo di 30.000 euro per unità immobiliare. Le spese ammissibili comprendono l’acquisto della pompa di calore, la posa in opera, lo smaltimento del vecchio impianto, nonché le opere murarie e idrauliche connesse. Anche le spese professionali per progettazione e documentazione tecnica rientrano nel bonus. È importante notare che l’Ecobonus 2025 non si cumula con altre agevolazioni fiscali per le stesse spese, come il Superbonus, ma può essere combinato con altri incentivi come il Bonus Ristrutturazioni, purché le spese siano distinte.
Considerazioni per edifici condominiali e trasferimento del beneficio
Negli edifici condominiali, l’installazione di pompe di calore centralizzate permette ai singoli condòmini di beneficiare dell’Ecobonus in base alla loro quota di spesa. Tuttavia, è necessaria una delibera assembleare e l’invio di una pratica unica all’ENEA. Se l’immobile viene venduto o trasferito per successione, il diritto alla detrazione passa al nuovo proprietario o agli eredi, a condizione che continuino a utilizzare l’immobile. Per evitare di perdere il beneficio, è essenziale seguire con attenzione tutte le procedure richieste dalla normativa e affidarsi a tecnici competenti.
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ultimo aggiornamento: 13 Ottobre 2025 14:37
 
      